Il 25 novembre ritorna il secondo appuntamento di Cinema dal Basso, la rassegna dedicata ai cinefili di Terra di Lavoro. Anche stavolta, visto l’entusiasmo registrato in sala nella precedente edizione, si parte fin dal mattino: alle ore 11.30 l’appuntamento è con Kotoko di Shinya Tsukamoto – regista diTetsuo, già vincitore del premio orizzonti alla 68° mostra internazionale del Cinema di Venezia, tragico racconto di una mente spaccata che sdoppia le persone in due, una reale e una immaginaria, una buona e l’altra crudele, senza riuscire a distinguere quale esista davvero e quale sia solo frutto della sua immaginazione. Lo stress della maternità acuisce lo squilibrio mentale della giovane e bella Kotoko, operando in lei uno slittamento dalla visione ossessiva della mutazione e della lacerazione della carne alla follia mentale, un movimento analogo a quello compiuto da altri personaggi indimenticabili del regista che si dimostra anche un grandioso attore.
Alle 17.30 Cinema dal Basso è lieta di presentare al suo pubblico l’ultimo lavoro di uno dei principali nomi del documentario italiano: Scorie in Libertà di Gianfranco Pannone. Il regista di origini partenopee, dopo Piccola America (1991) eLatina/Littoria (2001), torna a girare nel territorio agro pontino dove è cresciuto, indagando sulle tante scorie, materiali e morali, che sono rimaste nel territorio intorno alla centrale nucleare. Ad accompagnarlo in questo viaggio, un amico ambientalista che oggi si occupa di agricoltura biologica, il proprietario di uno stabilimento balneare distante dal reattore solo un chilometro, un fisico fuori dal coro, un pittore e i suoi quadri ossessionati dal nucleare, un giovane biologo, uno zio operaio/contadino e il fratello impegnato politicamente sul territorio.
Alle 19.00 è la volta di Kynodontas (conosciuto anche come Dogtooth) diretto da Giorgos Lanthimos e vincitore del premio un Certain Regard al 62° festival di Cannes. E’ la storia di una ricca famiglia in cui i genitori tengono reclusi i tre figli, due femmine e un maschio, nella loro enorme casa isolata dal resto del mondo: non per imposizione violenta, ma per una sorta di protezione forzata, un modo per farli crescere e vivere privi di qualsiasi contatto esterno al fine di non contaminarli con ciò che sta al di fuori dalle mura di casa. Essi prendono coscienza di tutto ciò e sono terrorizzati dal pensiero di varcare il loro cancello, solo il padre ha il diritto di uscire dall’abitazione per svolgere il suo lavoro da imprenditore, madre e figli vivono la loro vita totalmente all’interno della casa, ogni forma di comunicazione è soppressa, i ragazzi non hanno neanche un nome né sanno di doverlo avere.
Tre film dal grosso impatto emotivo, intervallati – come di consueto – dal momento di confronto e riflessione offerto dall’ormai celebre aperitivo offerto da Cinema dal Basso a tutti i suoi ospiti.